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Un racconto - a short novel

  • nekorationi
  • 30 nov 2014
  • Tempo di lettura: 3 min

La prima novità che pubblico qui è un racconto breve.

Altri racconti sono scaricabili partendo da qui.

Buona lettura!

Di quando Luca rimase in ciabatte

Atto I

Luca si sveglia. È sdraiato su un prato.

Ma sta ancora dormendo.

Luca si sveglia. Nel suo letto. Butta giù i piedi. Dove sono sempre state le ciabatte c'è solo il freddo pavimento. Dove sono finite?

Russa ancora dieci minuti inseguendo un miraggio di ciabatte perse in un vecchio armadio pieno di...

poi Luca si sveglia.

Atto II

Appena fuori casa Luca incontra Anna.

-Ti amo- dice Luca che si sente poetico.

-Ti amo- dice Anna che non aspettava altro.

Luca e Anna decidono di conoscersi meglio. Approfondire.

-Ti amo ma...- si dilunga in spiegazioni Luca.

-Ti amo- asserisce Anna -però- contesta subito dopo.

Per essere proprio sicuri Luca e Anna continuano a frequentarsi. Superare gli ostacoli.

-Ti amerei ma...- esamina Luca.

-Ti avrei amato di più se...- ipotizza Anna.

Luca: -Ti amo ancora?

Anna: -Ti ho mai amato?

È solo a questo punto che Luca si rende conto di non essere ancora uscito di casa.

-Bhà- si dice allo specchio e quando, uscendo, incrocia Anna le sputa.

Per quest'atto liberatorio dettato da veggenza Luca si becca uno schiaffo, un “ma come si permette?” e una denuncia.

-Non ci saremmo amati- dichiara al giudice.

I giudici, si sa, hanno il cuore tenero e Luca viene rilasciato.

Atto III

Uscito dalla gabbia Luca cinguetta poi si chiede: -dove sono? Quartiere? Città?

Chiede a uno che non risponde e tira dritto.

Il secondo passante è altrettanto distante.

Una signora.

-Scusi signora...

-Pfui- gli risponde la signora girandosi a studiare minuscole ragnatele di crepe nel muro.

Un bambino.

-Ciao, posso chiederti...

-No

Luca si siede sul marciapiede.

-Ma ti sei visto?- sussurra il bambino e scappa via.

Luca cerca uno specchio.

-e le ciabatte- pensa e continua a pensare: -ciabatteciabatteciabatteciabatte...- fino a rendersi conto che non sa cosa siano le ciabatte.

Atto IV

Entra in un bar.

In effetti ha la faccia un po' stravolta (guai con la giustizia e le donne) ma non tanto da meritare tutto quel disprezzo dai passanti, gli pare.

Il barista non è un passante.

Si vede proprio dalla faccia. E un po' dalla pancia.

-Un caffè, per favore

-Un caffè?

-Un caffè.

Piattino, cucchiaino, macchina che va.

Luca ricorda vagamente una cosa ...baciatte...atteciba... forse un sogno.

-Il caffé- dice il barista

-Grazie...scusi, lo zucchero? Non lo vedo...

-Il cosa?

-Zucchero...

-Lucia! Lucia!- grida il barista verso il retro -vieni a sentire cosa vuole quest'inglese!

-Ma... lo zucchero lo sanno tutti cos'è- afferma Luca perdendo subito lo smalto perché anche lui non sa cosa sia lo zucchero.

Beve il caffè. Paga.

Ora anche il barista lo guarda con sospetto.

Atto V

-Perché mi guarda così?

-Lei è matto

-Matto sarà lei!

E dopo questi convenevoli vola un ceffone.

CIAF

Chi ha dato?

Chi ha preso?

Si guardano le mani per vedere se una è più rossa dell'altra: niente.

Si toccano le guance per capire se una è più calda dell'altra: niente.

Si guardano.

-Dov'è il bagno?- chiede Luca.

-Il bagno? Ma lei non è matto, lei mi prende in giro!

A questo punto ci si chiede dove sia finita Lucia. Chiamata come interprete in precedenza, non potrebbe apparire come un raggio di luce tra i due litiganti a portare la pace?

In effetti è arrivata da un po', tace in un angolo, non interviene mai nelle risse del padre ma la parola “bagno” la incuriosisce.

-Bagno?- chiede a Luca -Cos'è?-

La tentazioni di dire volgarità si trasforma in dubbio: -già, cos'è un bagno?

Luca esce in strada e piscia in un angolo evidentemente adibito a quell'uso.

Atto VI

È stanco e torna verso casa (adesso sa benissimo la strada).

Stancamente torna verso casa.

Pesantemente torna verso casa.

Sassolini infilzano la pianta dei piedi scalzi (cosa sono le scarpe?) e ad ogni sassolino una cosa sparisce dalla realtà e un attimo dopo dalla memoria.

Le macchine, il marciapiede, la cacca dei cani, i cancelli, i portoni, le finestre, il lampioni e le case.

Luca si sdraia a riposare, tanto dove dovrebbe andare?

Luca si sveglia. È sdraiato su un prato.

Nudo ma con le ciabatte.

Intorno silenzio.

 
 
 

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